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ASSISI, BASILICA DI SAN FRANCESCO PRESENTAZIONE DELLA VETRATA DELLA MADDALENA RESTAURATA

Inserito in Basilica di S. Francesco di Assisi

Presentato sabato 3 gennaio 2009, alle ore 10, presso la Sala stampa del Sacro Convento, il restauro della quarta “luce” della vetrata della Cappella della Maddalena effettuato dall'Istituto Superiore per la conservazione e il restauro del Ministero BAC.

La presentazione avviene in concomitanza dell' VII centenario della presenza di Giotto ad Assisi (4 gennaio 1309-4 gennaio 2009).

Le cappelle laterali della Basilica Inferiore, e tra esse quella della Maddalena, furono costruite negli ultimissimi anni del Duecento per consentire ad alcune potenti casate di disporre di cappelle gentilizie accanto alla tomba del Santo, allora ancora nella collocazione originaria all'incrocio tra il transetto e la nave della Basilica Sepolcrale. Essa venne dedicata dal committente Tebaldo Pontano, vescovo di Assisi dal 1296 al 1329, a S. Maria Maddalena, il personaggio ben noto dai Vangeli ma trasformato dalle tradizioni medievali, come si può vedere negli episodi della sua vita raffigurati sia sulla vetrata che alle pareti e ispirati alla Leggenda Aurea di Jacopo da Varazze.
L'autore delle pitture della vetrata non ha un nome, ma il suo stile rispecchia quello del grande Maestro anonimo che circa 40 anni prima aveva dipinto sulle pareti della navata il primo grande ciclo pittorico dedicato al Santo ( e perciò chiamato “Maestro di S. Francesco”), ma aggiornato sulle novità che proprio in quegli anni Giotto, giovanissimo, aveva lasciato nelle Storie francescane della Basilica Superiore. La cappella venne poi dipinta a fresco da un pittore che alcuni identificano nello stesso Giotto, anche alla luce di un documento del 4 gennaio 1309 del notaio Giovanni Alberti da Assisi, nel quale il pittore Palmerino di Guido restituisce un prestito a nome proprio e di “Giotto di Bondone da Firenze”. La vetrata era uscita indenne dai danni del sisma del 26 settembre 1997 ma soffriva dei danni tipici di questa categoria di manufatti artistici: incrostazioni, vetri fratturati, piombi allentati, stucchi polverizzati, grisailles non più aderenti al supporto.

Si imponeva pertanto un intervento complessivo, finalizzato alla conservazione ma anche al restauro dell'opera: con l'intento di mostrare concretamente che il restauro di un oggetto di “arte applicata” ha la stessa dignità e risponde agli stessi principi alla base della teoria e della prassi del restauro delle tradizionali “opere d'arte” e, soprattutto, nella speranza che i risultati di questo intervento “pilota” possano spingere i responsabili più alti della tutela del nostro patrimonio artistico a stanziare le risorse necessarie al restauro di quello che rappresenta senza dubbio il più imponente ed elevato complesso di vetrate medievali del nostro Paese.

Interventi del P. Custode Vincenzo Coli, del sindaco di Assisi Caludio Ricci, del Direttore Regionale Francesco Scoppola, del direttore ISCR Bon Valsassina, del direttore del restauro Giuseppe Basile e proiettato un documentario illustrativo del lavoro di Artmediastudio di Firenze.


A conclusione, a mezzogiorno, visita guidata alla vetrata restaurata.


Le notizie storiche sono state curate dal Prof. Giuseppe Basile

 

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