L'intervento conservativo sui documenti cartacei
Giuseppe Basile ha coinvolto la Biblioteca Centrale della Regione Sicilia nel progetto, in collaborazione con il Comune di Lampedusa, per la conservazione e lo studio delle tracce matriali superstiti di migliaia di vite distrutte, con l'intento di sottrarle all'anonimato e all'oblio
di Rita Di Natale (Dirigente responsabile dei Fondi antichi e del Laboratorio di restauro della Biblioteca Centrale della Regione Sicilia
da per salvare Palermo, p 33
Il Laboratorio di restauro della Biblioteca centrale della Regione ha curato gli interventi conservativi di alcuni reperti cartacei destinati a costituire il primo nucleo espositivo dell'istituendo Museo delle Migrazioni di Lampedusa e Linosa.
La partecipazione al progetto di recupero, coordinato da Giuseppe Basile, ha permesso al Laboratorio di affrontare nuove problematiche in considerazione della valenza storica, culturale e umanitaria dell'iniziativa che intende fare del suddetto Museo il luogo di conservazione e trasmissione delle memorie dei migranti.
Il Laboratorio di restauro della Biblioteca, pertanto, ha confermato in questa occasione, ancora una volta, l'impegno a svolgere la funzione istituzionale demandatagli dalla legge, che è quella di svolgere un servizio pr la conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario “sia della Regione sia degli enti pubblici sia dei privati cui ne sia stato notificato in via amministrativa l'importante interesse storico”.
Coerentemente con l'obiettivo del progetto, che ha previsto il recupero, la catalogazione e la conservazione del numeroso materiale appartenuto ai migranti, gli interventi effettuati sui reperti selezionati, comprendenti carte manscritte, banconote, fotografie e note cartacee di vario genere, hanno riguardato esclusivamente operazioni di pulitura e consolidamento in quanto si è ritenuto opportuno mantenere inalterata la condizione del reperto a supporto della memoria alla quale è destinato. Pertanto, particolare attenzione è stata rivolta alla realizzazione di sistemi espositivi e di conser-vazione che sono stati articolati sulla base delle specifiche tipologie dei reperti.
Per tutti i documenti sono stati costruiti dei pass-partout con cartoncino non acido, durevole per la conservazione, con una o più finestre, spesso aperte su entrambi gli specchi per consentire la lettura integrale dei testi sia sul recto che sul verso, sul quale le carte sono state fissate con dei sotili nastri di carta giapponese adesi su tutto il perimetro. Ogni singolo pass-partout è stato poi conservato all'interno di una carpetta in cartoncino non acido. Per quanto riguarda il sistema espositivo delle fotografie, all'interno dei pass-partout, sono state realizzate delle tasche di alloggiamento che ne consentono la singola estrazione. La presenza, infine, di alcune agendine e di un Corano, ha richiesto il confezionamento di apposite scatole in cartone rivestite in tela con lacci di chiusura. Le tecniche operative e le metodologie adottate per la conservazione sono state puntualmente documentate nelle schede-progetto che accompagnano ogni singolo intervento di restauro che si realizza all'interno del Laboratorio della Biblioteca.