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Cappella degli Scrovegni

dipinti murali e dipinti su tavola di Giotto,

statue in marmo (Giovanni Pisano, etc.)

La cappella degli Scrovegni - materiali e tecnica esecutiva

Inserito in Cappella degli Scrovegni

I materiali costitutivi sono molto comuni: per il supporto si utilizzava calce, sabbia e a volte polvere di marmo o pozzolana; per il colore  pigmenti quasi esclusivamente di origine minerale e pertanto ricavati con procedimenti piuttosto elementari sotto l’aspetto tecnologico (fondamentalmente frantumazione e riduzione in polvere del minerale), salvo i casi di pigmenti di origine organica (nero di vite o d’avorio, lacche) o ottenuti artificialmente (biacca, cinabro, etc.). Anche gli attrezzi di lavoro erano assai semplici: filo a piombo, compasso, stecca, fratazzo, cazzuola, cucchiarotto.

La cappella degli Scrovegni - la struttura della rappresentazione

Inserito in Cappella degli Scrovegni

Giotto sovrappone all’architettura reale dell’edificio una propria architettura finta, immaginando una sorta di arca in muratura alla cui base sta lo zoccolo in finti marmi intramezzati dai finti rilievi dipinti con le raffigurazioni allegoriche dei Vizi e delle Virtù e poi aperta, man mano che va su, da una serie di “finestre”, quadrate quelle più grandi e mistilinee le più piccole, culminanti nelle due enormi aperture che, in alto, lasciano vedere il cielo popolato di stelle e pianeti.

Il restauro della cappella degli Scrovegni

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